giovedì 23 marzo 2017

IRIE Re-use RIAPRE!!!

         ASSOCIAZIONE
                         IRIE
           Re-use

                                          Via Thaon de Revel,(di fronte n°74)
                                                   Tel              333 4584070
                                               e-mail        iriereuse@yahoo.it
                                               facebook    IRIE Re-use

                                               http://iriereuse.blogspot.it/

   Riusa   -   Ricrea   -   Riduce   -   Ripara   -   Ricicla
                                  
                        IRIE Re-use RIAPRE

                     ORARI APERTURA

Lunedi          10:00 - 14:00      

Martedì        10:00 - 14:00       

Mercoledì     10:00 - 14:00

Giovedì       10:00 - 14:00       

Venerdì       10:00 - 14:00       

Sabato                       16:00 -  20:30

Domenica                  16:30 – 20:30

domenica 1 marzo 2015

ORARI APERTURA IRIE Re-use

                 ASSOCIAZIONE
                         IRIE
           Re-use

                                                             Via A. Rallo 12
                                                   Tel              333 4584070
                                               e-mail        iriereuse@yahoo.it
                                               facebook    IRIE Re-use

                                               http://iriereuse.blogspot.it/

Riusa   -   Ricrea   -   Riduce   -   Ripara   -   Ricicla
                                  
                      

                     ORARI APERTURA

Lunedi          10:00 - 14:00       16:30 – 19:30

Martedì        10:00 - 14:00       16:30 – 19:30

Mercoledì                     10:00 - 18:00

Giovedì       10:00 - 14:00       16:30 – 19:30

Venerdì       10:00 - 14:00       16:30 – 19:30

Sabato                       16:00 -  20:00

Domenica   10:00 - 14:00       16:30 – 19:30

martedì 17 febbraio 2015

SECONDA SCHEDA IRIE Re-use

      ASSOCIAZIONE                                  IRIE  
                   Re-use       
  Via A. Rallo 10 (trav. Via Don Orione)                                  

SECONDA SCHEDA INFORMATIVA
Abbiamo già parlato nella prima scheda della raccolta differenziata in generale. Chiarendo che si tratta di un sistema di raccolta dei rifiuti divisi in base alla loro tipologia di materiale, e di destinarli al riciclo,  quindi al riutilizzo di materia prima.
Adesso proveremo a descrivere le diverse tipologie di materiale, iniziando in questa seconda scheda dalla plastica.

LA PLASTICA
La plastica è un materiale originato dal petrolio. Ne esistono molti tipi chimicamente e fisicamente differenti (POLIMERI); tra le più diffuse ricordiamo: il polietilene (LDPE e HDPE), il polietilentereftalato (PET), il polipropilene (PP), il polistirolo (PS), i poliestrusi (PT), il polivinilcloruro (PVC) e i poliaccoppiati (PI). E’ noto che la plastica è poco o affatto biodegradabile e il suo riciclaggio si rende perciò indispensabile oltre che utile, poiché permette un risparmio nel consumo di petrolio. Dal riciclaggio delle materie plastiche si può ottenere o altra plastica o energia tramite la sua combustione (questa opzione è ovviamente meno vantaggiosa dal punto di vista ambientale).

LE APPLICAZIONI DELLA PLASTICA RICICLATA

Plastica eterogenea: arredo urbano come panchine, giochi per bambini, cartellonistica stradale, recinzioni o oggetti di largo consumo come orologi, lampade da tavolo, telefoni, ecc…
PE: contenitori per detergenti, tappi e film per sacchi della spazzatura, bottiglie per latte, nastri adesivi, taniche, cassette, ecc…
PET: contenitori per detergenti, accessori per le auto come borchie e clacson.
PVC: usato nell’edilizia per realizzare tubi rigidi per condutture interrate e non, per il drenaggio delle acque, per le fognature, raccordi e manicotti per tubazioni, tubi di protezione per cavi elettrici e telefonici, contenitori per detersivi, shampoo, alveoli per frutta e uova, ecc…

E’ IMPORTANTE RICICLARE LA PLASTICA PER OTTENERE UN:

·        - risparmio di materie prime come il petrolio e gas naturali;

·        - vantaggio ambientale: mancato conferimento in discarica di un materiale notevolmente voluminoso, minor accumulo nell’ambiente, riduzione dell’impatto dei processi di trasformazione del petrolio;

·         -vantaggio economico dovuto al risparmio sui costi di smaltimento e sulle importazioni di materie prime.

Oggi nel nostro paese vengono riutilizzate circa 750 mila tonnellate di plastica, di cui 400 mila provengono dalla raccolta differenziata.
Liberacene senza inquinare troppo e senza sprecare risorse ambientali ancora utilizzabili non è facile:
-in discarica potrebbe durare fino a 1000 anni,
-bruciandola nell’inceneritore, si liberano nell’ atmosfera sostanze inquinanti, (es. diossina).
Il riciclo della plastica in Italia, permette di risparmiare oltre 3 milioni di tonnellate di CO2.



I POLIMERI

Qui di seguito sono elencati e descritti (codifiche da 1 a 6) i polimeri più diffusi nel mondo dell’imballaggio. Le codifiche utilizzate (stabilite come standard internazionale SPI – Society of Plastic Industry)  sono quelle utilizzate per l’individuazione del materiale proprio ai fini del riciclo. Il codice 7 è riferito genericamente a tutti gli altri tipi di plastiche. Tutti gli imballaggi in plastica, a prescindere dal polimero e dalla codifica, sono sempre conferibili nella raccolta differenziata.


POLIETILENE TEREFTALATO (PETE O PET - COD. RICICLO: 1)
Il polietilene tereftalato o polietilentereftalato fa parte della famiglia dei poliesteri. E’ una resina termoplastica che appartiene alla famiglia dei poliesteri, e per le sue caratteristiche di trasparenza, resistenza e barriera ai gas, è particolarmente adatta  alla produzione di bottiglie per bevande gasate e vaschette.

Tra le principali applicazioni:
- bottiglie
film
- tubi
- vaschette e blister
- contenitori ed imballaggi
- etichette



POLIETILENE AD ALTA DENSITÀ (HDPE - COD. RICICLO: 2)
Il polietilene (PE) è il più semplice tra i polimeri sintetici ed è la più comune fra le materie plastiche.
Si tratta di una resina termoplastica, ottenuta dalla polimerizzazione dell’etilene. Si distingue in polietilene ad alta densità (PE-HD) ed a bassa densità (PE-LD), al quale è stato assegnato il codice riciclo 4. Il polietilene ad alta densità è formato da catene lineari, che conferiscono una maggiore resistenza e rigidità, rendendolo quindi particolarmente adatto alla produzione di barattoli e contenitori rigidi.

Le applicazioni più comuni sono:
-  flaconi per il contenimento di detersivi o alimenti;
-  giocattoli;
-  tappi in plastica;
-  tubi per il trasporto di acqua e gas naturale


CLORURO DI POLIVINILE (PVC - COD. RICICLO: 3)
Il cloruro di polivinile (o polivinilcloruro) è il polimero ottenuto dalla polimerizzazione del cloruro di vinile ed è una termoplastica.

Le applicazioni più rilevanti sono:
-  tubi per edilizia (ad esempio grondaie e tubi per acqua potabile)
-  serramenti
-  pavimenti vinilici
-  pellicola rigida e plastificata per imballi
-  dischi fonografici



POLIETILENE A BASSA DENSITÀ (LDPE - COD. RICICLO:4)
Il polietilene a bassa  densità (anch’esso una termoplastica) appartiene alla famiglia dei polietileni, cioè dei polimeri ricavati dalla polimerizzazione dell’etilene, e si distingue perché le catene di polimeri non sono lineari come nel polietilene ad alta densità (PE-HD, codice riciclo 2), ma presentano ramificazioni, che lo rendono un materiale più leggero, duttile e flessibile.

Trova applicazione soprattutto nella produzione di manufatti flessibili come film e pellicole (da cui derivano anche sacchetti e buste), utilizzati sia per l’imballaggio che, ad esempio, in agricoltura.


POLIPROPILENE (PP - COD. RICICLO: 5)

Il polipropilene è una materia termoplastica che ha trovato le sue più vaste applicazioni nella forma isotattica. 

Sono di polipropilene moltissimi oggetti di uso comune in plastica, a cominciare dagli articoli casalinghi e dai giocattoli, ma anche molti imballaggi sia rigidi (barattoli, flaconi) che flessibili (film per imballaggio automatico).


POLISTIRENE O POLISTIROLO (PS - COD. RICICLO: 6)
Il polistirene, o polistirolo, è il polimero (termoplastico) dello stirene. Il polistirolo espanso (EPS) si ottiene immergendo il granulo di polistirolo in acqua e aggiungendo pentano.

Col polistirene viene realizzato un gran numero di manufatti: dalle stoviglie monouso agli  imballaggi.
La versione espansa è presente nella realizzazione di imballaggi e di manufatti alleggerenti, isolanti, fonoassorbenti per l’edilizia.


ALTRE PLASTICHE (COD. RICICLO: 7)
 Rientrano in questa categoria tutti gli altri polimeri, per i quali non è stato previsto un codice specifico, o le loro combinazioni (ad esempio una vaschetta costituita da uno strato esterno di PET ed uno interno di PE-LD).

 Esempi di polimeri utilizzati per produrre imballaggi per i quali non è stato definito un codice di riciclo specifico sono: Polimetilmetacrilato (PMMA), Policarbonato (PC), Acido polilattico (PLA).


                       http://www.corepla.it/
                                                                                                                     





COSA CONFERIRE PER FARE UNA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLE MATERIE PLASTICHE

IMBALLAGGI VARI
ALIMENTARI:

-Bottiglie acqua, bibite, latte, succhi, ecc..
-Bottiglie e contenitori di Pvc
-Flaconi/Dispensatori sciroppi, creme, salse, yogurt, ecc..
-Confezioni rigide per dolciumi (es. scatole trasparenti, vassoi, ecc..)
-Confezioni rigide/flessibili per alimenti in genere (frutta, verdura, pasta fresca, ecc..)
-Buste e sacchetti per alimenti in genere (es. pasta, riso, patatine, salatini, caramelle, surgelati, ecc..)
-Vaschette uova
-Vaschette/ barattoli gelati
-Contenitori creme, formaggi, yogurt, dessert, ecc..)
-reti per frutta e verdura
-shoppers e imballaggio secondario per bottiglie di bibite e in genere (es. confezione acqua, carta igienica,..)
-Barattoli per alimenti in polvere
-coperchi
-piatti  e bicchieri monouso

NON ALIMENTARI:

-Flaconi per detersivi, saponi, prodotti igiene per la casa, per la persona, cosmetici, acqua distillata, ecc..
-Barattoli confezionamento prodotti vari ( salviette umide, rullini, articoli cancelleria, ecc..)
-blister e contenitori rigidi e formati a sagoma ( confezione pile, barattolino ovetto kinder, ecc..)
-scatole e buste per confezionamento capi d’abbigliamento ( camicie, calze, ecc..)
-imballaggi polistirolo
-sacchi, sacchetti, buste

ATTENZIONE!!!
Il materiale prima di essere riposto negli appositi contenitori deve essere sciacquato/lavato, privo di sostanze che possano contaminare il resto della raccolta.
In caso di dubbi, evitare di inserire il prodotto.


COSA NON CONFERIRE

-Qualsiasi manufatto non in plastica
-rifiuti ospedalieri (es. siringhe, contenitori per liquidi fisiologici, ecc..)
-Beni durevoli in plastica ( es. elettrodomestici, articoli casalinghi, complementi d’arredo, ecc..)
-Giocattoli
-Custodie per cd, musicassette, videocassette, ecc…
-Articoli per l’edilizia
-Barattoli e sacchetti per colle, vernici, solventi, ecc.
-Borse, zainetti, ecc..
-Posacenere, potamatite, ecc..
-Bidoni e cestini porta rifiuti 
-Cartellette, Porta documenti, ecc..
-Componentistica, accessori auto

-Imballaggi sporchi, con evidenti residui del contenuto


In sede  procede  la raccolta di tappi in plastica. Si raccoglie qualsiasi tipo di tappo

 in materiale plastico (Tappi di bottiglie, detersivi,creme, ammorbidenti, nutella, dentifricio, 

pennarelli, confezione ovetto kinder,ecc…). Il ricavato servirà da aiuto per l’acquisto di cibi, 

prodotti,ecc.. e per le cure mediche dei tanti ESSERI VIVENTI  DOTATI DI SENSIBILITà 

“amici animali”, abbandonatI e maltrattati da quegli  ESSERI VIVENTI PRIVI DI ESSA .

lunedì 9 febbraio 2015

PRIMA SCHEDA IRIE Re-use

PRIMA SCHEDA INFORMATIVA


      ASSOCIAZIONE                        IRIE Re-use        
   Via A. Rallo 10 (trav. Via Don Orione) PALERMO

Raccolta Differenziata
La raccolta differenziata è un sistema di raccolta dei rifiuti che consente di raggruppare quelli urbani in base alla loro tipologia materiale, compresa la frazione organica umida, e di destinarli al riciclo, e quindi al riutilizzo di materia prima. Raccolti dai cittadini in cassonetti o campane distinte per materia (la carta, la plastica, il vetro, l’alluminio, i metalli ferrosi) o divisi a monte nelle case e recuperati a domicilio dai comuni (è questo il metodo più efficiente, il cosiddetto “porta a porta”)  vengono destinati ad impianti di trattamento dei rifiuti. Qui vengono depurati dalla presenza di materiali estranei e non omogenei, e avviati agli impianti industriali di produzione che impiegano quelle che, a questo punto, sono divenute “materie prime seconde”.
La raccolta differenziata, dunque, risponde a due problemi legati all’aumento esponenziale della produzione di rifiuti: il consumo di materia prima (diminuito appunto grazie al riciclo) e la riduzione delle quantità destinate alle discariche e agli inceneritori. Inoltre, dalla gestione integrata dei rifiuti può venire anche un contributo importante alla lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria. Secondo stime di Legambiente, chi oggi ricicla la metà dei propri rifiuti riduce la CO2 e i gas climalteranti emessi in atmosfera di una quantità tra i 150 e i 200 chili all’anno.La normativa nazionale individua precisi obiettivi da raggiungere per quanto riguarda la raccolta differenziata, con un minimo del 45% nel 2008 e del 65% nel 2012. Obiettivi rispetto ai quali il Paese viaggia a tre velocità: il Nord ha quasi raggiunto il target, il Centro solo in alcune aree si avvicina allo standard settentrionale, e il Sud in cui, a parte poche eccezioni, queste raccolte sono ancora una chimera.
Info prese da : www.legambiente.it

Purtroppo a Palermo il servizio non è ancora ottimale. Soltanto in alcune zone della città vi è il servizio “porta a porta”, e non è efficiente. Negli altri quartieri, sprovvisti di tale servizio, vi sono le campane suddivise per colore, al quale è assegnato il tipo di materiale , spesso non svuotate regolarmente e/o con materiale errato conferito all’interno.Tutto questo fa si che Palermo rientri in una di quelle città del sud dove la percentuale di raccolta differenziata è davvero bassa.
Spesso critichiamo l’amministrazione, il Comune, il Sindaco, la Rap (che sicuramente hanno parte di responsabilità) , non pensando che noi cittadini non facciamo davvero nulla per migliorare la città in cui viviamo e che viene apprezzata e rispettata più dai turisti. Potremmo iniziare facendo una corretta raccolta differenziata dei rifiuti nelle nostre case, utilizzando le campane stradali della differenziata, riducendo la quantità destinata alla discarica.
L’associazione Irie Re-use si occuperà di informare su come fare una corretta raccolta, attendendo che anche nel quartiere Montepellegrino / Fiera e nel resto della città inizi la raccolta “porta a porta”e sperando che trovi i suoi abitanti già informati ed efficienti.


In sede abbiamo cominciato la raccolta di tappi in plastica. Si raccoglie qualsiasi tipo di tappo in materiale plastico (Tappi di bottiglie, detersivi,creme, ammorbidenti,nutella,dentifricio,pennarelli,confezione ovetto kinder,ecc…). Il ricavato servirà da aiuto per l’acquisto di cibi, prodotti,ecc.. e per le cure mediche dei tanti ESSERI VIVENTI  DOTATI DI SENSIBILITà “amici animali”, abbandonatI e maltrattati da quegli  ESSERI VIVENTI PRIVI DI ESSA .

sabato 7 febbraio 2015

raccolta tappi plastica



              IRIE  Re-use
 
                                                                         
Finalmente IRIE Re-use ha una sede :  via A.Rallo 10 (trav. via Don Orione)(PA)

ci occuperemo di Riuso, Riciclo, Raccolta Differenziata, Artigianato, e spero di poter organizzare insieme a voi tante altre iniziative....
intanto inizieremo con questa :





IRIE Re-use
RACCOGLIE I VOSTRI TAPPI!!!                  
Purtroppo ancora nel 2014 non in tutti i quartieri di Palermo vi è un efficiente sistema di Raccolta Differenziata…
Uno di questi è il quartiere Montepellegrino/Fiera.
Spesso non si conosce la destinazione del materiale raccolto, non si sa cosa poter conferire o come riconoscere i diversi materiali. IRIE Re-use è un luogo dove poter ricevere informazioni sull’argomento e cominciando DAL BASSO si potrà attuare un servizio di raccolta nel quartiere.
Si raccoglie qualsiasi tipo di tappo in materiale plastico (Tappi di bottiglie, detersivi,creme, ammorbidenti,nutella,dentifricio,pennarelli,confezione ovetto kinder,ecc…)
Il ricavato servirà da aiuto per l’acquisto di cibi, prodotti,ecc.. e per le cure mediche dei tanti ESSERI VIVENTI  DOTATI DI SENSIBILITà “amici animali”, abbandonatI e maltrattati da quegli  ESSERI VIVENTI PRIVI DI ESSA .
                                                                                


PUNTO DI RACCOLTA:   IRIE Re-use           via A.Rallo 10

giovedì 6 novembre 2014

CHIESA JESU PARVULU (GROTTA DEL CANUZZO)

Vivo nel quartiere Montepellegrino da 27 anni...cioè da tutta la vita...ma solo da 2 o poco più...sono venuta a conoscenza di una dell ricchezze artistiche ormai in totale degrado che Palermo possiede...
Parlo di una piccola chiesetta  Chiesa del Jesu Parvulu o grotta del canuzzo, in via Montepellegrino, all'interno del mercato Ortofrutticolo.
percorrendo la via Montepellegrino possiamo osservarne i resti ormai in condizioni di totale degrado... 





Palermo - Chiesa del Bambino Gesú nella “Grotta del Canuzzo"
Alla sinistra dell'imbocco di via Monte Pellegrino, nei pressi dell'odierno mercato ortofrutticolo, esisteva una piccola grotta, residuo di antiche cave, dove si apriva anche un pozzo profondo.
Secondo la tradizione, riferita da Antonino Mongitore, proprio in questa grotticella il domenicano Pietro Geremia (1382-1452) avrebbe operato uno dei suoi miracoli.
(Beatificato nel 1784. Il suo corpo, conservato in un'urna di cristallo, è esposto nell'altare maggiore della Chiesa di S. Domenico)
-
Era caduta accidentalmente in fondo a quel pozzo una bambina e sembrava che vi fosse annegata, nonostante l'avessero tratta fuori tempestivamente servendosi del fiuto di un piccolo cane. La madre disperata ed in lacrime si rivolse allora al beato Geremia, che fece condurre il corpo apparentemente privo di vita nel suo convento di Santa Cita dove, dopo un'ora di intense preghiere, la bambina riprese i sensi. Da quel tempo, la grotta fu detta "del Canuzzo" (del cagnolino) e vi ebbe inizio, anteriormente al Settecento, il culto del Bambino Gesù, come era attestato da resti di antichi affreschi esistenti in un piccolo andito roccioso.
Nel XVIII secolo, fu realizzata una cappella che inglobò l'antico ingrottato, e nel 1895 venne ingrandita e decorata a spese del cappellano Luigi La China. Questa cappella si trovava ad una quota inferiore di circa 6 metri rispetto al piano stradale della via Monte Pellegrino, ma tale dislivello veniva agevolmente superato attraverso una scala che si sviluppava nel giardinetto antistante.
All'interno, nella parte ingrottata, era stata ricavata l'abside dove si trovava l'altare maggiore in stile barocco realizzato con marmi policromi, sopra il quale stava un dipinto settecentesco su ardesia raffigurante Gesù Bambino con un Angelo.
Altri quattro altari in marmo dello stesso stile erano nelle pareti laterali.
Tale abbondanza di altari in una chiesa di piccole dimensioni pare che fosse dovuta al fatto che essi vi erano stati trasferiti, all'inizio dello scorso secolo, da altro edificio religioso (non sappiamo quale) demolito nel corso di operazioni di "risanamento" dei vecchi quartieri della città.
C'erano anche due belle acquasantiere in marmo e tutto apparve in buono stato a Rosario La Duca quando, verso il 1957, ebbe l'occasione di visitare questa chiesetta, che da circa tre anni era chiusa al culto.
Poi il più completo abbandono e la cappella fu completamete saccheggiata. Scomparvero gli altari, le acquasantiere, il dipinto su ardesia e quant'altro poteva essere sottratto. Le strutture del tetto, prive della più elementare manutenzione, crollarono trascinando nel disastro anche tratti delle pareti laterali, sicchè delle sue strutture murarie rimasero soltanto il frontespizio ed il piccolo campanile.
Con l'allargamento della sede stradale della via Monte Pellegrino, realizzato nel 1990 in occasione dei "Campionati del Mondo di Calcio", fu inglobato anche il giardinetto che si trovava di fronte alla chiesa e nel quale si sviluppavano le rampe della scala che consentivano di raggiungerne l'ingresso. Quel pò che rimaneva della costruzione non fu più direttamente accessibile.
Rispetto al piano stradale oggi emergono soltanto il piccolo campanile e la parte superiore del prospetto con l'indicazione dell'anno dell'ultimo intervento edilizio (ANNO DOMINI MDCCCXCV)
Non è facile prevedere un razionale recupero di quanto ormai resta sia della chiesetta che di un contiguo edificio ottocentesco semidiroccato, appartenuto ai padri bocconosti.
Ritengo che, almeno per il momento, sarebbe necessario bloccare l'ulteriore degrado delle poche strutture superstiti e provvedere allo sgombero dlle macerie, in attesa di una soluzione definitiva, da realizzare dopo il trasferimento in altra zona del mercato ortofrutticolo.
(R. La Duca - "LA CITTA' PASSEGGIATA" - taccuino palermitano 2)
-
Testimonianze giunte dagli amici:
"C'era una bellissima scalinata che conduceva giu'. Era fatta da ciotoli simili a quelli delle scale di montepellegrino , e scendendo sulla destra vi era una bella Madonna con Bambino. Ricordo che c'era un bel pozzo accanto alla chiesa.
Prese il nome di chiesa del bambino xké nella grotta di tufo un cane trovo' un bambino, cosi' raccontava la leggenda."
"Proprio in riferimento alla grotta,al cane ed al bambino, nel 1700 la zona era nota come la " Grotta del canuzzo ". Quella che nel 1895 venne ingrandita e decorata in modo particolare era in origine una Cappella che si trovava per l'appunto nei pressi della grotta. C'è una spiegazione al riferimento della scalinata con i ciotoli simili a quelli delle "scale" di monte Pellegrino : Per tanti anni (non ho trovato riscontri fino a quando) la Cappella era il punto di partenza per il "viaggio" al Santuario di S.Rosalia sul Pellegrino !"
Nel 1895 e vi furono posti degli altari barocchi provenienti da una chiesa distrutta per il risanamento del centro storico.
"Da bambino (anni50) abitavo in Via Ruggero Loria e ho frequentato l'asilo della suddetta chiesa e mi ricordo vagamente che c'era molta vita li dentro, maestre che animavano la giornata dei bambini con varie attrazioni e qualche teatrino in maschera.



INFO FONTE: https://www.facebook.com/lasicilia/